martedì 23 aprile 2013

PROTAGONISMO E CONDIVISIONE: LE TENDENZE DELLA SOCIETA’ ATTUALE

Cosa facciamo stasera?...Oggi come ieri la domanda si ripete soprattutto nel week end e soprattutto tra i giovani che hanno voglia di spazzare via lo stress accumulato durante la settimana. Quello che cambia invece al giorno d’oggi, è il modo di informarsi circa gli eventi che ci sono nei dintorni. Prima si ricevevano informazioni attraverso i giornali, manifesti, volantini; ma oggi a farla da padrone è internet e soprattutto i social network. A seconda degli amici che si hanno infatti, si ricevono inviti ad eventi riguardanti gli interessi in comune con questi ultimi. Il risultato è un’offerta immediata e diversificata costruita su misura per l’internauta a seconda di quanto sia estesa la gamma di conoscenze che ha. Nel caso in cui questa rosa sia ampia la possibilità di scelta è davvero ricca soprattutto nella nostra regione. Si spazia infatti dalla classica serata in discoteca, ai concerti, alle rappresentazioni teatrali, di danza, alle serate di karaoke o con musica a tema (in questi ultimi tempi ha preso largo spazio la tendenza dei balli latinoamericani, e sta facendo capolino, soprattutto nella provincia di Ancona, una corrente legata alla musica anni ’50, complice anche il famoso “Summer Jamboree”, il festival dedicato a questa epoca che si svolge tutte le estati a Senigallia). Altro fenomeno in espansione nella regione Marche, sono le organizzazioni che, tramite il passaparola, si occupano di realizzare eventi affittando location e provvedendo alla musica e all’animazione. Queste aggregazioni, nascono come gruppi di amici con la voglia di radunarsi e con l’intenzione di fondere diverse compagnie di persone che non si conoscono o si conoscono di vista. Il risultato sono feste a base di musica trascinante e alcol dove al termine dell’ evento le persone finiscono per conoscersi tutte assistendo così ad un fenomeno innovativo di coesione sociale. Una volta scelto comunque l’evento a cui partecipare e raggiunto il posto, è diventato un fenomeno comune “taggarsi” tramite cellulare facendo sapere a tutti i propri amici virtuali il luogo in cui ci si trova. Così facendo, la notizia rimbalza da un lato all’altro della città, della regione, della nazione o del mondo, condividendo così impressioni e commenti via internet su questo o quella meta di divertimento. Tramite questo veloce scambio di notizie, è diventato oggi più facile quindi sapere qual’è il posto che fa più “tendenza”. In questo modo, il networker e le sue esigenze si pongono al centro dell’attenzione in quanto non solo egli può facilmente riversare informazioni in rete, ma lo può fare addirittura su una pagina personale dove è possibile pubblicare foto video e frasi libere. Questo rendere palese il proprio lifestyle è una chiara manifestazione di un fenomeno socio-relazionale in continua evoluzione, la cui tendenza è quella di stimolare il protagonismo delle persone. Questi nuovi strumenti di comunicazione infatti, portano i giovani ad affermare in rete la propria personalità, le proprie abitudini, e la propria scuola di pensiero su questo o quell’altro concetto. In questo modo tutti diventano delle “star” che si divertono ad esternare dettagli riguardanti loro stessi, i quali vengono apprezzati e commentati da amici e conoscenti. Ognuno è così protagonista della propria rete sociale e tutti tendono a mettersi in mostra oggi più di prima. In contrapposizione al concetto di popolarità, condivisione e di ipercomunicazione virtuale, abbiamo infine la manifestazione dell’inaridimento del contatto verbale. Al giorno d’oggi infatti assistiamo a scene di gruppi di ragazzi seduti insieme ad un tavolo in posti pubblici ma ognuno estraniato col proprio telefono cellulare. Quelli che una volta erano sorrisi veri ora sono smile e quelle che prima erano manifestazioni d’affetto ora sono disegni a forma di cuore. A questo punto la domanda sorge spontanea: la generazione d’oggi è in grado di affermare la propria personalità nella società reale o preferisce essere protagonista ma nascondendosi dietro uno schermo? Teresa Sgariglia

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